Giornata mondiale del cibo
- Il Fatto Alimentare
- 10 October 2011
Giornata mondiale del cibo, 16 ottobre, il “Comitato sulla Sicurezza Alimentare Globale” alla prova su rapina delle terre e speculazioni
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Giornata mondiale del cibo, 16 ottobre, il “Comitato sulla Sicurezza Alimentare Globale” alla prova su rapina delle terre e speculazioni
Africa e rapina delle terre: l'Italia finalmente apre gli occhi sul land grabbing nei Paesi più poveri. La dichiarazione di Dakar
Gli Stati e le multinazionali fanno incetta di pianure fertili, fonti, pascoli, boschi. Li sottraggono ai paesi troppo poveri. La terra resta lì, ma i suoi frutti vanno altrove, nei forzieri dei paesi che hanno fatto cassa con l'inquinamento di ANTONIO CIANCIULLO
Il Corno d’Africa è afflitto dalla più grave tragedia umanitaria che la sua storia ricordi. Siccità e fame, 12 milioni di persone senza cibo né acqua. Ma il “neocolonialismo agricolo” procede indisturbato.
Un missionario ha attuato una diversa strategia per salvare qualche lembo di terra.
Le iniziative popolari per contrastare i land grabbers.
Un nuovo rapporto del think tank californiano Oakland Institute rivela i nomi degli investitori europei e americani che partecipano in silenzio all’usurpazione delle terre in Africa.
Panoramica delle cosietà elvetiche coinvolte nell'accparramento di terre.
L’Italia non è estranea al fenomeno del land grabbing, anche se gli investimenti in terreni riguardano soprattutto aziende cinesi, indiane o saudite.E i gruppi italiani hanno messo le mani su oltre 1,5 milioni di ettari
La Liberia si presta bene al “land-grabbing”, coi suoi tre milioni e mezzo di abitanti schiacciati tra la Costa d’avorio e la Sierra Leone. Le Nazioni unite mantengono ancora una forte presenza e il World Factbook della CIA conferma che «la sicurezza è ancora fragile». Quale migliore occasione ai più disinvolti investitori per negoziare lucrativi accordi col presidente del Paese, la lady di ferro Ellen Johnson Sirleaf?
In tutta l´Africa e negli altri Paesi in via di sviluppo, una nuova corsa alla terra ne sta inghiottendo grandi estensioni coltivabili.
Per evitare danni maggiori, occorre che una moratoria internazionale agli investimenti per l'acquisto di terre per migliaia di ettari sia decisa subito dalle istituzioni finanziarie internazionale